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52 Arte italica.

massicci, o leggieri da portare anche alla parte superiore del braccio, come è provato da alcuni trovati al braccio di scheletri; anelli, bottoni di lamina di bronzo. Armi ed utensili sono ascie o paalstabs, simili a quelli delle terramare; coltelli di bronzo e di ferro; lame lunate (o rasoi)1; e certe lamine di bronzo, come nelle tombe arcaiche felsinee, a sezione di campana, trovate insieme con asticciuole terminate a bottone a modo di martelletti o battaglini, che alcuni crederebbero strumenti da suono o tintinnabuli, mentre altri, come lo Zannoni2, li ravvisa per oggetti d’ornamento. Chiodi messi nelle tombe hanno significazione religiosa, come emblema del fato compiuto, irrevocabile. Vi si trovò anche qualche rozzo saggio di plastica, due cavallini di bronzo ed un idoletto3.


V. — La civiltà e l’arte nelle necropoli del Lazio.


Documenti dell’antichità preistorica, nei due periodi archeolitico e neolitico furono trovati, come abbiam detto, nel dintorno di Roma, dove pure, sull’Esquilino, si rinvennero nel 1872 oggetti della primitiva industria dell’età del bronzo, che hanno

  1. Che siano rasoi, crede lo Zannoni, Bollett. Ist. Corr. Arch. 1875, pag. 43; cfr. ibidem, pag. 14, l’opinione dello Helbig, che crede importato l’uso del radersi per mezzo del commercio (cfr. Atti Accad. Lincei, 1879-80, pag. 180) mentre pel prof. Lignana fu patrimonio comune degli Arii (Boll. Ist. Corr. Archeol. 1875, pag. 16).
  2. Boll. Ist. Corr. Arch., 1875, pag. 51.
  3. Intorno alla necropoli di Villanova ved. Gozzadini, La nécropole de Villanova découverte et décrite. Bologna, 1890; cfr. Boll. Ist. Corr., 1875, pag. 270: A. Fabretti, Archivio Storico italiano, Nuova Serie, Tom. I, parte 1, pag. 220; tom. IV, parte 1, p. 227.