Pagina:Trattato di archeologia (Gentile).djvu/73


La civiltà e l'arte a Felsina. 33

oggetti, cioè utensili, armi e ornamenti di bronzo, non mai di ferro, nelle tombe del periodo arcaico: grandi fibbie o fibule con arco, ardiglione e staffa, liscie od ornate di anellini e dischetti d’osso o di pasta di vetro; spilloni, braccialetti a spirale, nastri di bronzo ritorti, forse per ricingere la testa: ciondoli a sferetta con catenelle; coltelli, lame ricurve supposte essere rasoi; morsi da cavalli, cinturoni di lamina di bronzo (tav. 38), ornati di bulle a rilievo con lavoro a sbalzo, e di cerchielli segnati a compasso. Gli stessi motivi ornamentali propri dei vasi si ripetono anche sulla suppellettile funebre di bronzo. C’è poi la serie delle stoviglie accessorie con altri oggetti ornamentali d’osso, di vetro, di avorio, di ambra ecc.

Ma questa suppellettile funebre aumenta in quantità, in pregio della materia e di lavoro nelle tombe Arnoaldi. La fossa rimane nel tipo descritto; lo stesso tipo d’ossuario, ma con forme sviluppate; allato all’ossuario varie e più belle forme di fittili (bicchieri, vasetti, ciotole e tazzine, coppe sostenute da alto piede, alcune con pendagli e catenelle di terra cotta (ved. tav. 11,14). Gli ornati non sono più graffiti, ma anche impressi a stampo, e, sia sui fittili, sia sugli oggetti di bronzo, gli ornati non constano soltanto di elementi lineari e geometrici, ma anche di elementi vegetali e animali, quali rosette, palmette, foglie, serpentelli, anitrelle, colombe, cavalli, cervi, finché appare la figura umana, prima con semplice contorno come decorativa, e poi in composizione con altre figure animali ed umane, come vera rappresentazione di un concetto. S’aggiungano i progressi nella metallo-tecnica; vasi di bronzo, uso ossuarî, ad imitazione dei fittili, cofanetti a forma cilindrica, di lamina ripiegata e congiunta con borchiette (ved. tav. 17), ornati all’esterno