Pagina:Trattato di archeologia (Gentile).djvu/379


Pittura. 311


3. I dipinti della Villa di Livia a Prima Porta. — Buon saggio di pitture di verzure e di vedute, nel genere in cui fu perfetto Ludio, e forse anche opera di questo stesso artista, offrono le pareti della Villa di Livia a Prima Porta, scoperta nell’anno 1863. La pittura gira continua sulle quattro pareti d’una camera; questa pare fosse destinata a godervi la frescura nei caldi estivi, e quindi volevasi in essa produrre l’illusione d’un giardino, dipingendovi alberi da frutto, meli, melograni, alberi da ornamento, e uccelli che volano, cantano, covano nei nidi; manca la figura umana. Vi si ammira un tratteggio molto fine, un pennelleggiare largo e fermo, con giusta distinzione nella diversa qualità dei frondeggi (ved. tav. 74 per uno stile analogo al precedente nella villa La Farnesina)1.

Altri dipinti di verzure e giardini che simulano d’esser veduti nell’incorniciatura di finte finestre furono scoperti sull’Esquilino, dov’erano gli Orti di Mecenate. In queste pitture decorative v’è pure pregio di mano esperta nel disegno, di correttezza delle forme e dei contorni, con un fino sentimento del valore e degli effetti del colorito; scarso pare l’effetto del chiaro scuro e quindi del rilievo, e l’arte è convenzionale, di maniera ornamentale, che non procede da profonda conoscenza della natura.

4. Gli affreschi murali d’Ercolano e di Pompei. — Dove però si può studiare con maggior messe di confronti la pittura greca in Roma è dagli affre-

    chéol., serie XXI e XXII; F. Schwechten, Wanddekoration aus den Kaiserpalästen auf dem Palatin in Rom, Berlino, 1878.

  1. Ved. Alte Denkmäler, Vol. I, 11; cfr. Sittl, Archeöl. d. Kunst, pag. 739, nota 10. Cfr. per gli affreschi nella villa “La Farnesina„ i Monumenti cit., vol. XI. tav. 44-48. XII, tav. 5-8; 17-34; cfr. Wand- und Deckenschmuch eines röm. Hauses aus der Zeit des Augustus. Berlino, 1891.