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drighe o nelle sestighe sull’alto degli archi. Di queste ultime abbiamo solo rappresentazione in qualche bassorilievo e nelle monete imperiali. Poche sono le statue equestri conservate; a tutti conosciuta è quella di Marco Aurelio sul Campidoglio, uno dei maggiori monumenti dell’arte romana, e sta come modello delle statue equestri per l’arte moderna. Siede l’imperatore filosofo sul cavallo, con semplicissimo vestito, senz’armi, placido e sicuro; con espressione di maestosa dolcezza nel volto, stende la destra in atto di perdonare e di rassicurare i vinti nemici (ved. Atl. cit., tav. LXV).


VI. La scultura storica in Roma.

1. Osservazioni generali. — Anche nelle grandi composizioni dei bassirilievi che ornavano monumenti storici, si rileva elevatezza di concetto e sicurezza di composizione artistica nella scultura romana; anzi si può affermare, senza tema di errare, che sono questi i documenti dell’arte per sentimento e per esecuzione veramente romani (ved. p. es. tav. 68). I grandi bassirilievi dei monumenti trionfali, archi o colonne, sono tutti dell’età Imperiale; essi hanno intima analogia di carattere con le grandi rappresentazioni pittoriche d’imprese guerresche, esposte in pubblico ad ornamento, come si vede, della pompa trionfale.

Le grandi rappresentazioni di guerre, di pompe regali, di religiose cerimonie avevano esercitato l’attività dell’arte orientale, come vedesi nei monumenti Assiri. A questi erasi ispirata in parte l’arte greca, come vedesi, a cagion d’esempio, nei bassirilievi del monumento delle Nereidi1; ma invece

  1. Ved. Gentile, Storia dell’arte greca, Milano, Hoepli, 1883,