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292 | Arte romana. |
ad ornare come ricordi storici i luoghi pubblici; così, di molte statue di grandi cittadini romani aveva Augusto abbellito il suo Forum. Fra i busti più antichi ricordiamo quello in marmo raffigurante Cornelio Scipione nel Museo Capitolino (ved. Atl. cit., tav. LI), il busto in bronzo raffigurante Annibale; i busti di Mario, di M. Bruto (ved. Atl. cit., tav. LII), di M. Antonio (ved. Atl. cit., tav. LV); di M. Agrippa (ved. Atl. cit., tav. LVII); di Cesare (ved. Atl. cit., tav. LIII); di Cicerone (ved. Atl. cit., tav. LVI). Oltre un bel busto del Museo Capitolino, di Cicerone si conserva uno creduto più antico e di maggiore autenticità nella Galleria di Madrid.
Fra i ritratti in forma di statua vuolsi ricordare la grande statua di Pompeo, di marmo greco, trovata nell’anno 1555 nel luogo dov’era il teatro nominato da lui, e conservata nel palazzo Spada. Raffigura il grande rivale di Cesare in aspetto eroico, cioè ignudo con la clamide avvolta sul braccio e con appesa al balteo la piccola spada (parazonion); tiene nella destra un globo, attributo del conquistatore glorioso; nel volto spira tanquillità dignitosa.
Si hanno statue rappresentanti Giulio Cesare, in aspetto eroico ed anche vestito della toga (ved. Atl. cit., tav. LIV). Bella assai è la statua di M. Agrippa, del palazzo Grimani a Venezia; esso pure è figurato al modo greco eroico, con la clamide e il parazonion, appoggiato ad un delfino, attributo di sue imprese navali; può supporsi sia il tipo della statua posta ad Agrippa ancor vivo in uno dei nicchioni dell’atrio del Pantheon.
2. I ritratti dell’Impero. — La scultura dei ritratti ci ha lasciato un gran numero di monumenti dell’età imperiale, rappresentanti i principi che