Pagina:Trattato di archeologia (Gentile).djvu/339


Architettura. 277


Distrutta l’imperiale residenza di Tivoli nel secolo VI da Totila, oggi appena rimangono scarsissime vestigia di tanti sontuosi edifizî1.

6. La «Mole Adriana» o Mausoleo dell’imperatore Adriano. — Il Mausoleo d’Augusto, che aveva accolto le ceneri di molti della stirpe Iulia e Claudia, dicesi che per ultimo ricevesse anche Nerva; le ceneri di Trajano furono deposte sotto la sua colonna; Adriano volle a sè ed ai suoi preparare un monumento, che, eretto sulla sponda del Tevere opposto a quello di Augusto, non fosse a questo inferiore. La tomba d’Adriano, condotta a compimento da Antonino Pio e detta essa pure Mausoleo, od anche Mole Adriana, congiunta con la città per mezzo del ponte Aelius a cinque grandi arcate, il più bello fra i ponti romani, era conformata sul tipo del Mausoleo d’Augusto, ma di maggiori dimensioni. Una grande costruzione quadrata formava base ad una colossale rotonda di travertino, tutta rivestita di marmo greco; sulla rotonda sorgevano due ordini di colonnato degradanti a scale, con molte statue verosimilmente collocate fra gli intercolunnî; sembra che il monumento si coronasse d’un gran tetto conico sormontato da una colossale statua d’Adriano, ma secondo altri invece dalla grande pina che ancora si conserva nel giardino del Vaticano. Spogliato per gli assalti di Alarico, Vitige e Totila, il nucleo dell’edifizio sussistette a formare il maschio di Castel S. Angelo; parte delle colonne dei due portici circolari, di prezioso marmo orientale, credesi fossero da Onorio usate ad ornare la basilica di S. Paolo, e

  1. Intorno alle ville romane ved. all’Indice nostro bibliografico speciale “Architettura„ i nomi Castell, Marquez, Moule, Mazois.