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264 | Arte romana. |
aurea. Le sale di queste terme erano riccamente dipinte, ed ornate di statue di grande valore artistico1.
3. L’Arco di Tito. — Dei monumenti onorari dei Flavî è ancora sussistente e degno di ammirazione l’Arco di Tito, presso l’elevazione del Velia, al principiare della Via Sacra. Eretto dal popolo e dal Senato in memoria della presa di Gerusalemme, fu compito e dedicato dopo la morte dell’imperatore, come apare dall’iscrizione in cui l’imperatore ha il titolo di divus, e dalla rappresentazione dell’apoteosi che fa parte dei bassi rilievi del monumento. L’arco ha un solo passaggio; i lati hanno quattro finte colonne, che sono uno dei più antichi ed anche dei più begli esempi d’ordine composito; sormonta a queste una trabeazione con fregio, sopra cui viene poi l’alto attico. Il disegno è semplice, ma assai elegante, e così per l’architettura come per la decorazione plastica è uno dei più bei monumenti dell’arte ro-
- ↑ Si osservi qui per incidenza quanti utili cimelî per la conoscenza dell’arte e della vita si traggano dai monumenti dissepolti. Intorno alla vita dei Romani, specialmente privata, per es., basti rammentare quanti documenti autentici siansi tratti appunto dalle rovine di Ercolano e di Pompei, e quanto ancora si tragga intorno alla condizione della ricca civiltà romana del I secolo dell’Impero. Ved. per queste città e per gli scavi relativi: Overbeck-Mau, Pompei, citato nell’Indice bibliogr.
Di somma importanza per la storia della decorazione pittorica sono i ritrovamenti della Domus Vettiorum a Pompei, dei quali si occuparono, si può dire, tutte le Riviste d’archeologia e d’arte italiane e straniere. Cfr. A. Sogliano, La casa dei Vettii nei Monumenti antichi per cura della R. Accademia dei Lincei, VIII, 1898; Pasquale d’Amelio, Nuovi scavi di Pompei — Casa dei Vettii. Non meno importanti per gli affreschi e per l’uso di case alte più piani sono i ritrovamenti recentissimi di Boscoreale e di Ercolano (ved. tav. 57=61). Cfr. Mittheil. d. k. d. arch. Inst. Röm. Abth., 1894, p. 349 e segg.; 1896, pag 131-140, tav. III; A. Mau, Pompei in Leben u. Kunst, Lipsia, 1900.