Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Architettura. | 257 |
Capace di ottantasette mila spettatori, constava d’una grande elissi (il cui asse maggiore misura 188 m., il minore 156), racchiudente un’elissi minore che forma l’arena (misurante 76 m. di lunghezza per 46 di larghezza). Lo spazio intermedio fra le due elissi comprendeva le gradinate per gli spettatori. La cinta esterna, alta 48 m., componevasi di tre ordini d’arcate sovrapposte, in numero di ottanta per ciascun ordine; il primo e più basso dei quali era ornato di colonne doriche, il secondo di colonne ioniche, il terzo di corinzie; sopra questo un quarto piano è formato d’un muro con aperture a modo di finestre, divise da pilastri di stile corinzio. Fra le arcate del secondo e del terzo ordine erano collocate statue, come appare da rappresentazioni dell’edifizio sopra monete imperiali di Tito e di Domiziano1. Le arcate del primo ordine, distinte con numeri dal I all’LXXX, davano adito alle scale ed ai corridoi interni.
Il piano generale dell’interno del Colosseo, come d’ogni anfiteatro, consisteva della cavea, luogo per gli spettatori, e dell’arena, luogo dei combattimenti. L’arena, sotto la quale erano androni e camere sotterranee per contenervi le fiere e gli attrezzi (questa parte sotterranea è specialmente evidente nell’anfiteatro di Capua), era recinta intorno dal podium, nel quale erano i posti per la famiglia imperiale, per i magistrati e per le ver-
- ↑ Ved. le monete con l’Anfiteatro Flavio in Cohen, Médailles impériales, vol. I2, n. 399. È riprodotto anche su un conio del Padovanino; Cfr. C. Fontana, L’Anfiteatro Flavio, 1725: Haag. 1776; C. Wagner, De Flavii Anphithéatro, Marburg, 1829-31; cfr. anche A. Pompei, Studî intorno all’anfiteatro di Verona, Verona, 1877, che contiene ottime osservazioni per lo studio generale degli anfiteatri. Altri particolari sul Colosseo aggiunge il Borsari, op. cit, pag. 132, 134.