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Architettura. 243

il meglio conservato dei monumenti romani; è la più grande e più completa opera d’architettura che può considerarsi come propriamente romana, appartenendo alla classe dei templi rotondi coperti di cupola, con atrio a forma del pronao di un prostilo, che è forma speciale dell’arte romana progredita.

a. Struttura del tempio. — Consta il Pantheon di due parti: la rotonda e l’atrio. La rotonda è formata di un grande e solidissimo muro circolare. Questo grande cilindro, o tamburo murale, è distinto in tre zone mediante tre cornicioni, sull’ultimo dei quali s’alza una serie di gradoni da cui spicca poi l’ardita cupola; nel mezzo di questa s’apre il gran lucernario dal quale piove abbondante la luce. Sul davanti dell’edifizio circolare sporge l’atrio, come una grande aggiunta, formato di un massiccio sporto murale, da cui s’avanzano quattro colonnati di tre colonne in profondità, che dividono l’atrio in tre grandi navate, e presentano una fronte di otto colonne di ordine corinzio-romano. La mediana delle tre navate è la maggiore e guida alla porta d’ingresso; le due laterali minori finiscono a due grandi nicchioni, dove erano poste le statue di Augusto e di Agrippa. L’atrio è sormontato da due frontoni, uno

    dargestellt. Per uso didattico sono abbastanza utili, i Kunsthistorische Bilderbogen, zusammengestellt del Dottor Menge. Il nostro Melani ha pure illustrazioni della parte romana nei suoi Manuali, con speciale trattazione delle piante e degli stili degli edifizî nel volume dell’Architettura; delle riproduzioni romane di capilavori greci in quello della Scultura; degli affreschi soprattutto pompeiani in quello della Pittura (Milano, Hoepli, 1900). Il prof. Archinti di Milano ha pure edito un volume sulla storia dell’Architettura e degli stili con molte e belle tavole (Milano. Vallardi 1889), e il Melani un altro sull’ornamento artistico. Cfr. per altre opere il mio indice bibliografico generale e speciale.