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SECONDO PERIODO


Osservazioni generali.


Le opere greche importate in Roma. — L’arte concentrata in Roma in questo periodo dà alla grande città tanti monumenti e tale artistica energia da bastare per tutti i secoli avvenire. Ma non è un’arte importata per conquista, per forza politica, essendone tolti dalle proprie sedi i più antichi e più splendidi prodotti; è il focolare dell’attività artistica trasportato a Roma. I conquistatori romani nei loro trionfi portano in Roma gli oggetti d’arte più preziosi delle città conquistate, come, con uno stesso sentimento ma in proporzioni incomparabilmente minori, fecero i Francesi invasori d’Italia sul finire del secolo passato. Prime ad essere spogliate furono le città di Magna Grecia e di Sicilia, poi quelle della Grecia e dell’Asia.

Nell’anno 212 av. C. M. Marcello conquistava Siracusa, ne traeva molte opere d’arte per decorare il tempio dell’Onore e della Virtù, fatto erigere presso Porta Capena. Neil’anno 210 av. C., Fabio Massimo, occupata Taranto, ne fece togliere per trasportarlo in Roma l’Ercole colossale, opera di Lisippo.

Nell’anno 197 av. C., T. Quinzio Flaminino, vin-