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168 Arte etrusca.


Conseguentemente a questi concetti, il Milani, avendo materiale archeologico a sua disposizione molto maggiore dei precedenti, ordinò i monumenti di provenienza etrusca nel pian terreno del Palazzo della Crocetta, in diciasette sale, ove figurano i principali centri della civiltà etrusca raggruppati intorno alle città rispettive.

I centri rappresentati nel Museo sono: Vetulonia sul Poggio di Colonna nelle prime tre sale: prima sala delle tombe a pozzetto, seconda sala delle tombe a circolo, terza sala del tumulo della Pietrera; Populonia (terza sala insieme con gli oggetti precedenti); Volsinii (quarta sala), comprendente le antichità di Orvieto e di Bolsena; Cortona, Arretium (Arezzo) con la celebre chimera in bronzo e la Minerva; Volaterra (Volterra), Chiusum (Chiusi) nella quinta sala, e Chiusi continua nella sesta sala, ove sono raccolti i monumenti iconici, specialmente i cosidetti Canopi chiusini (ved. tav. 30 di questo Manuale), e nella settima, ove vi è disposta la Collezione Vagnonville.

L’ottava sala conteneva le antichità di Luna, l’antica Luni, e la nona quelle di Falerii, corrispondente a S. Maria di Falleri. Tuscania, corrispondente a Toscanella, ci presenta il suo bel leone di nenfro nella sala decima. Di Visentia, o Visentum sul luogo dell’attuale Bisentium si può seguire la storia e le tracce dalle origini fino al secolo V a. C., per mezzo soprattutto della ceramica nella tavola undecima. La sala duodecima contiene i frantumi del tempio e le altre antichità minori di Telamone. Seguono poi le antichità di Tarquinii nella sala decimaterza, e da questa si passa molto più lontano nella decimaquarta, ove sono raccolti tutti i monumenti antichi, compresi, oltrecchè nell’àmbito della città di Volci (Vulci), anche nel territorio fra l’Albegna e l’Arrone, cioè la Pescia (romana) Succosa, Marsiliana, Poggio Buco, Pitigliano, Suana.

Seguono poi tanto nel Cortile, (XV), quanto nelle sale decimasesta e decimasettima le antichità di Florentia. Nel cortile vi sono esposti i resti architettonici, nella sala decimasesta la casa repubblicana e le terme attigue, mentre nelle ultime sale il Milani raccolse tutte le antichità primitive di Firenze, siano esse etrusche, siano anche romane, con le quali finisce la distribuzione topografica del Museo etrusco di Firenze.