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Plastica. 137

logie di stile sono con le metope di Selinunte; la figura della Gorgone sannita nei bassirilievi etruschi si ripete frequentissima con quegli stessi caratteri di orrido grottesco che ha nell’arte arcaica greca.

Ad intendere la diversa natura dello spirito greco dall’etrusco, e il diverso sviluppo nell’arte, parmi possa valere appunto il confronto dell’imagine della Gorgone, che, presso i Greci, dalla forma puerilmente orribile della metopa selinuntina per gradi giunge all’espressione della fiera, terribile bellezza divina, laddove s’arresta in quella prima forma presso gli Etruschi, i quali, nella rappresentazione delle divinità infernali, come, ad esempio, nel loro Charun (Caronte), non si discostarono mai da un tipo orrido e volgare, mostrando una certa predilezione al fantastico grottesco. In bassorilievi di are o di tombe si hanno larghe zone con rappresentazioni di combattimenti, processioni, banchetti, scene funebri, con disposizione di figure e con caratteri di stile che ricordano il meno rigido arcaismo dei rilievi del monumento delle Arpie1 e dei vasi greci, dipinti a figure nere2.

3. Urne cinerarie e sculture in pietra. — Una classe copiosa di monumenti della statuaria etrusca è data dalle urne cinerarie, alte in media un metro e mezzo, varie di forma e di materia (d’alabastro, di tufo calcare, di travertino o di terra cotta) spesse volte avvivate per mezzo di colorazione, adorne di sculture e di bassirilievi, e sormontate dall’imagine del defunto, che sta coricato, o recumbente

  1. Cfr. vol. I, Arte greca id., pag. 67, tav. XLI.
  2. Cfr. vol. I, Arte greca id., pag. 210, 214, 219, tav. CXXXVI-CXXXIX.