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136 Arte etrusca.

certe figurine rozzissime si procede a miglior lavoro. Ma in Grecia l’arte con forte slancio si alza a somma perfezione; l’arte etrusca invece s’indugia in quel primo grado di sviluppo, mancandole impulso e spirito per assurgere ad altezza d’arte vera. Essa si viene modificando per dirette e continue influenze greche, la cui prima efficacia potrebbe datare, secondo la tradizione, dalla venuta di Demarato in Etruria, cioè dall’anno 660 circa av. C.; ma l’efficacia sua larga e piena è certamente di tanto posteriore, che per lo spazio di tempo precedente il secolo V di Roma, si potrebbe ammettere sviluppo di uno stile e d’un’arte toscanica propria. Vi sarebbero pertanto due periodi di svolgimento: uno dell’arte toscanica, nella quale sta rappresentato lo stile, il carattere nazionale etrusco, e che è il periodo dell’arte arcaica nazionale; l’altro il periodo dell’arte che si sviluppa e modifica per l’efficacia dell’influenza greca (ved. tav. 31).

2. Stele e bassirilievi in pietra. — Le cave del marmo di Carrara (Luni) furono prese a lavorare solo nel tempo d’Augusto. Lavoravasi marmo delle cave di Volterra, o il nenfro, o il peperino, e per i bassorilievi usavasi il tufo calcare o la pietra arenaria; in ogni modo non vi era a disposizione dell’Etruria un gran materiale.

In parecchie stele sepolcrali si trovano effigiati guerrieri di profilo, ritti in piedi in quelle posture e quelle forme tozze che si vedono, p. es., nelle stele di Sparta1, anche con qualche carattere che ricorda la stele del soldato maratonomaco2. Ana-

  1. Cfr. vol. I, Arte greca, pag. 50, 51 della Iª edizione Gentile, tav. XXXIV.
  2. Cfr. vol. I, Arte greca ìd., pag. 69, tav. XLVI.