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120 Arte etrusca.


Le tre grandi divisioni dell’arte etrusca.


A. — Architettura degli Etruschi.


I. — Architettura civile e militare.


1. Le mura delle città. — Gli Etruschi nelle opere loro, che si credono più antiche, appaiono continuatori del gigantesco modo di costruire pelasgico, con lavoro più progredito, congiungendo cioè la regolarità della forma con la solidità.

Recingere di mura le città edificate, a differenza di popoli che abitavano in comunità aperte, fu proprio degli Etruschi, che dalle loro costruzioni sembrano aver preso il nome di Tirreni (Τυρσηνοί, Τυρρηνοί, da τύρσις, τύρρις, turris; come, p. es., i Burgundi, Burgunden, da Burg, fortezza).

Cinte murali, formate di grandi massi poligonali, sussistono nei luoghi dov’erano Saturnia od Aurinia, Cosa, Faleri; mura a piani orizzontali di grandi massi quadrati o rettangolari, posati a secco, si vedono a Populonia, Todi, Roselle, Cortona, Perugia, Veî, Fiesole. Tali mura alcuna volta portano scolpito qualche segno fallico; così si vede, p. es., in una ruina presso Terni.

2. Le porte della città. — Ciò che costituisce un carattere proprio dell’architettura etrusca, e che contribuì in sommo grado al suo sviluppo, fu l’uso dell’arco e della volta, che sembrano elementi italici, mentre hanno scarsissima applicazione presso i Greci. Grandi porte arcuate si hanno ancòra