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92 Arte italica.


Vi sarebbe adunque un periodo primitivo, rudimentale dell’arte italica, che si stende nell’età del bronzo e che é, se vuolsi cercare una determinazione cronologica, anteriore forse all’XI secolo av. C.; al quale periodo succede poi quello di un’arte di maggiore sviluppo, quando il disegno di semplice decorazione geometrica dà luogo alle forme vegetali, animali ed umane, con mescolanza di elementi e d’influenze orientali; in questo periodo appunto sorgono gli albori dell’arte etrusca.

Si avrebbero così nell’arte italica, come nella greca, due distinti periodi:

I. — Il periodo dell’arte italica primitiva, derivata dallo sviluppo di concetti comuni a popoli di stirpe aria, che può dirsi periodo di arte pelasgica, cioè, secondo il Conestabile, di arte preetrusca. Lo stile tessile-empestico di questo periodo si estese in Italia e in altre parti dell’Europa, ma, mentre in Italia scompare nel successivo sviluppo dell’arte, nelle regioni europee settentrionali, chiuse in sè e lungi da contatti coi popoli civili, si continuò fino ai tempi del cristianesimo.

II. — Il periodo dello stile orientalizzante, che alla semplice decorazione geometrica sostituisce un’ornamentazione di tipo asiatico, con elementi vegetali, figure animali di lioni, pantere, sfingi. È questo lo stile che si manifesta per influenza dei commerci orientali, per importazione di prodotti assiri, egizî, specialmente mediante il commercio dei Fenici; questo stile orientalizzante nell’epica greca serve di base alla descrizione di oggetti d’arte figurata; ed è il periodo iniziale dell’arte etrusca.

In questa distinzione di due periodi sembra non cader dubbio; ma invece s’incontra dissenso d’opinioni nella spiegazione del primo periodo.

Che i popoli di stirpe aria al tempo di loro im-