Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Osservazioni generali intorno allo stile italico. | 91 |
primo germe del disegno già posseduto dalle stirpi indo-europee od arie.
I popoli presso i quali quelle analogie e conformità s’incontrano sono geograficamente disgiunti, ma etnograficamente affini ed uniti; come essi hanno in comune gli elementi costitutivi della lingua, delle istituzioni sociali, così hanno pure in comune gli elementi e gli intuiti dell’arte, o almeno il sentimento artistico. Gli studi intorno alla civiltà ariana a cui appartiene il gruppo italo-greco, nel tempo che, per immigrazione, dall’Oriente diramaronsi nell’Europa, portano a stabilire che già fossero conosciute le arti tessili, l’industria ceramica e la fusoria dei metalli. Sarebbe appunto nelle arti tessili da cercare la prima manifestazione del disegno, la prima applicazione d’un concetto ornamentale, che poi si trasportò alla ceramica ed alla metallotecnica, producendo quello stile, che dal Conze è detto tessile-empestico1. Si concluderebbe adunque che di quelle analogie delle prime forme ornamentali, ossia degli elementi dell’arte, così largamente diffuse in Europa, la spiegazione sia nella comune origine dei popoli arii, e nel propagamento di una loro primitiva coltura industriale ed artistica identica nel concetto e nella forma. I monumenti in cui si addimostra l’arte in questo periodo potrebbero chiamarsi arii, o con più comune denominazione pelasgici, se si vuole determinare più propriamente i monumenti simili di Grecia e d’Italia, da attribuire a quel popolo pelasgico, che la tradizione mostra diffuso nell’una e nell’altra penisola, e che probabilmente è un nome complessivo dato alle immigrazioni italo-greche.