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Prefazione. ix

Un altro contributo non meno utile e forse più interessante è dato dai ritrovamenti sul Foro Romano e a Pompei. Tanto per la parte preistorica, quanto per quest’ultima dell’Impero Romano mi aiutò efficacemente l’intelligente ed opportuna liberalità del comm. Hoepli, che sa conciliare sempre bene l’interesse del pubblico e proprio con le esigenze più moderne della scienza e dell’arte, non indietreggiando mai, qui, nella sua patria d’adozione, dinanzi a lavori che, nel dare lustro alla sua Casa, siano opera italiana e meglio riuscita. A lui noi italiani dobbiamo, più che a molti altri, il rispetto che gli stranieri hanno ancora per buona parte della nostra produttività scientifica e letteraria.

Ben novantasei tavole furono aggiunte, quali inserite nel testo, quali doppie fuori testo, a questo volume dell’archeologia e della storia dell’arte italica, etrusca e romana, e sono appena sufficienti — ognuno dei competenti lo può riconoscere — a rendere una idea approssimativa della grande epoca e della grande arte che vi si tratta.



Ed ora una parola non al pubblico dogli studiosi e dei dilettanti, che apprezzano la divulgazione scientifica ed artistica in qualsiasi modo sia fatta, purchè sia divulgazione utile al maggior numero di persone, ma una parola a quelli fra gli specialisti che, pel solo fatto che trattasi di un Manuale Hoepli, non fanno buon viso anche a lavori fatti con ottimi intendimenti e con novità e serietà di trattazione. Gran bella cosa senza dubbio è la scienza pura, ma non meno bella e forse più utile è la scienza applicata alle cognizioni pratiche, e che diventa pel gran pubblico mezzo potente di istruzione e di educazione intellettuale e morale. Un Manuale utile deve saper conciliare i progressi della scienza e dell’arte con la loro funzione sociale. Ora, nella difficoltà di raggiungere insieme i due fini, io cercai di presentare un Manuale il più possibile facile, esatto, completo per il maggior numero dei lettori, che possono leggerlo d’un fiato, come si suol dire, prescindendo da tutte, o quasi le osservazioni e le critiche; ma collocai nelle note, nelle appendici, nella bibliografia tutto quel repertorio scientifico, che è indispensabile per attingere da fonti maggiori e dirette una preparazione più