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DELLA NEVE, | 21 |
[versione diplomatica]
le, continouamente acqua di neue, & maggiormente ſe la infermità fuſſe cauſata da humor melanconico. Secondo, li conſiglia che vadino à viuere in paeſe freddo: Et quando non poßino cio fare, che beino del continouo ò neue, ò acqua di neue. Terzo conclude, che coloro, i quali non trouano rimedio à ſi fatto male, che ſi conſeruino beendo ordinariamente acqua di neue. Et io hò veduto vn Cavaliere molto principale, il quale hauẽdo una paßione acerbißima di cuore, e nõ poteua reſpirare, et tutto enfiato e non haueua dormito di molti giorni. onde con farſi cauar ſangue, & bere continouamente acqua di neue ſi riſanò, & non ſenza marauiglia di molti che lo teneuano per morto.
Amato luſitano nella ſettima Centuria, racconta vn caſo d’vno, il quale hauendo una febbre ardentißima, nõ poteua per l’estrema infiammazione della gola inghiottire; & che però con vn pezzo di ghiaccio ingollato a poco à poco, & ſenza intermiſſione, nõ pur ſi liberò da quelle difficultà dell’inghiottire, et della infiammazione della gola, ma notabilmẽte ſe gli allẽtò la febre.
Deueſi adunque bere rinfreſcato con neue, tanto piu, quanto che nelle corti de maggiori Prencipi del Mondo, ſi è ſempre vſata, & ſi vſa generalmente, & ſenz’alcun danno, come ne hà dimostrato fin qui, & dimoſtra tutto il giorno l’eſperienza. Anzi habbiamo molti eſempi notabili, che ha cõſeruato mirabilmente i ſani, & riſanato gl’infermi. & io ne ho conoſciuti molti, i quali eſſendo mal compleßionati, hanno racquiſtato la ſanità beendo freddo con neue; il che intermettendo poi ſi ſono di nuouo infermati. Però Galeno dice, che à coloro, i quali ſon caldi di ſtomaco, è neceſſario bere freddo con neue. Et altrove vſa molto l’acqua cotta, & rinfreſcata con neve. Et in molti luoghi rinfreſca le medicine con neue. L’iſteſſo fanno gl’Arabi & ſimili.
[versione critica]
le, continovamente acqua di neve, et maggiormente se la infermità fusse causata da humor melanconico. Secondo, li consiglia che vadino à vivere in paese freddo: Et quando non possino cio fare, che beino del continovo ò neve, ò acqua di neve. Terzo conclude, che coloro, i quali non trovano rimedio à si fatto male, che si conservino beendo ordinariamente acqua di neve. Et io hò veduto un Cavaliere molto principale, il quale havendo una passione acerbissima di cuore, e non poteva respirare, et tutto enfiato e non haveva dormito di molti giorni. onde con farsi cavar sangue, et bere continovamente acqua di neve si risanò, et non senza maraviglia di molti che lo tenevano per morto.
Amato lusitano nella settima Centuria, racconta un caso d’uno, il quale havendo una febbre ardentissima, non poteva per l’estrema infiammazione della gola inghiottire; et che però con un pezzo di ghiaccio ingollato a poco à poco, et senza intermissione, non pur si liberò da quelle difficultà dell’inghiottire, et della infiammazione della gola, ma notabilmente se gli allentò la febre.
Devesi adunque bere rinfrescato con neve, tanto piu, quanto che nelle corti de maggiori Prencipi del Mondo, si è sempre usata, et si usa generalmente, et senz’alcun danno, come ne hà dimostrato fin qui, et dimostra tutto il giorno l’esperienza. Anzi habbiamo molti esempi notabili, che ha conservato mirabilmente i sani, et risanato gl’infermi. et io ne ho conosciuti molti, i quali essendo mal complessionati, hanno racquistato la sanità beendo freddo con neve; il che intermettendo poi si sono di nuovo infermati. Però Galeno dice, che à coloro, i quali son caldi di stomaco, è necessario bere freddo con neve. Et altrove usa molto l’acqua cotta, et rinfrescata con neve. Et in molti luoghi rinfresca le medicine con neve. L’istesso fanno gl’Arabi et simili.
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