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Allorchè lo stabilimento si fa in un paese occupato da popoli nomadi pastori, come gli Ottentotti ed i Tungous o Cacciatori, quali sono gl’indigeni del Nord dell’America, la cui sussistenza dipende da una grande estensione di suolo, è necessario che si stabilisca un contratto di buona fede.

Non è permesso d’impiegare la forza, o l’inganno per profittare dell’ignoranza di questi popoli.

I pubblicisti non dubitarono di sostenere il contrario. La forza e l’inganno impiegati con buona intenzione, sia per ampliare la civilizzazione e per migliorare la sorte dell’umana specie in generale, sia per purgare un paese dai malfattori, e coll’idea di correggere non solamente questi, ma altresì i loro posteri, sembravano ad essi cose permesse.

Ed è con queste idee che si giustificavano un tempo i mezzi sanguinarj impiegati per propagar la fede.

La buona intenzione non può mai cancellare la taccia dell’ingiustizia.

Si obbietta, che appunto la violenza e l’inganno fondarono l’esistenza legale dei popoli, e che senza gli accennati mezzi il mondo sarebbe ancora barbaro. Si risponde che questa obbiezione non distrugge il principio di diritto il