modi debiti: e qui non ci è verso alcuno. È ancor disconvenevole agli introduttori di questa simil comunità, l’aver proibito solamente il concubito infra gli innamorati; e l’amor venereo non aver proibito, nè le altre sorta d’intrattenimenti, che sono brutte ad esser fatte dai padri inverso i figliuoli; e dai fratelli inverso i fratelli: essendo cosa nefanda il permettere infra di loro solamente l’amor venereo. Ed è disconvenevole quella cagione, che vieta infra di costoro il concubito; la quale è, perchè non intervenga loro troppo gran piacere: e di poi non tener alcun conto, che uno sia o padre, o figliuolo, o fratello, o altrimenti congiunto per parentado. E se tal comunità della moglie, e dei figliuoli sta bene a persona, ella sta meglio ai contadini, che ai custodi. E la ragione è, che in tal modo verrà ad essere infra di loro manco amicizia. Il quale effetto sta bene, che sia nei sudditi, acciocchè eglino ubbidiscano più volentieri: e non tentino cose nuove. — Finalmente egli è di necessità, che per la legge posta da Socrate intervenga il contrario di quello, che doverebbono avere le buone leggi per fine; e di quello stesso, a che Socrate risguardò, quando e’ fece ne’ suoi ordini la comunanza delle mogli, e dei figliuoli. Perchè e’ si stima, che fra tutti i beni, che possono avere le città, l’amicizia infra cittadini sia il supremo; conciossiachè per tal verso e’ vengano a star manco in discordia. E Socrate loda maravigliosamente l’unità della città. E un tale effetto afferma egli esser effetto dell’amicizia, siccome noi sappiamo, che è introdotto a dire Aristofane ne’ suoi ragionamenti amatori; che gli amanti, cioè, per il veemente amore che e’ si portano, desiderano d’annestarsi insieme; e che d’amendue ch’e’ sono si faccia un solo. — Ma in tal modo è di necessità, che amendue si distrug-