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essa ancora durò settantatrè anni e sei mesi, conciossiachè Cisselo tenesse lo stato trenta anni, e Periandro quarantaquattro. Sammetico figliuolo di Gordio regnò ancora egli anni tre, e la lunghezza della vita di questa tirannide ancora fu, che Cisselo, essendo capo popolare, stette nello imperio da prima senza guardia del corpo. E Periandro sebbene fu uomo tirannico, ei fu uomo armigero.
Nel terzo luogo fu in Atene quella dei figliuoli di Pisistrato, la quale non fu continua, per essere stato due volte Pisistrato cacciato, onde di trentacinque anni della sua signorìa e’ ne regnò diciassette, e li figliuoli ne regnarono diciotto, di maniera che tutto il tempo della loro signorìa fu trentacinque anni. Delle altre tirannidi quella di Ierone e di Gelone, che fu in Siracusa, non durò molto tempo; ma amendue durarono anni diciotto: chè Gelone tenne lo stato sette anni e l’ottavo morì, e dieci lo tenne Ierone, e Trasibulo rovinò nell’undicesimo mese. Molte altre tirannidi tutte sono state di cortissima vita. Ho io quasi detto infino a qui ciò che rovini, e ciò che conservi gli altri stati, e le monarchie.
Ma nella republica di Platone è parlato da Socrate delle mutazioni degli stati, e non però bene, perchè e’ non mette la cagione propia che fa mutare la sua republica ottima, e prima, affermando esserne cagione il non stare ferma alcuna cosa nello universo, ma in certo circuito di tempo ogni cosa alterarsi. E di ciò esser principio, che il sopra terzo cubo, congiunto al numero quinario, fa due armonie; affermando che quando il numero di questa figura diventa solido, allora la natura produce uomini di migliore, e di più cattiva qualità che non fa l’erudizione1. E questo adunche forse non disse ei male, perchè egli è possibile, che ei naschino certi uomini, che non sieno atti
- ↑ «Et il ajoute que ces perturbations dont la racine augmentée d’un tiers plus cinq donne deux harmonies, ne commecient que lorsque le nombre a été géometriquement élevé au cube, attendu que le nature crée alors des êtres vicieux et radicalement incorrigibles.»