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termini, dove tendono tutti li disegni tirannici. Chè a queste tre supposizioni si possono invero ridurre tutti i loro ordini, cioè replicando che i cittadini non si credino l’un l’altro, che ei non abbino possanza e che e’ non abbino animo. E questo simile modo adunche è uno di quegli, onde le tirannidi si conservano.

L’altro modo ha quasi la conservazione sua con contrarî termini ai detti. E puossi trarre questo modo dalla corruzione dei regni. Imperocchè così come li regni in un modo si rovinano per voler fare quello imperio più tirannico, all’incontro la salute della tirannide si può cavare dal ridurla più in verso l’imperio regio, con riservarsi solamente la forza di poter regnare non pure sopra chi volesse, ma ancora sopra chi non volesse. Imperocchè chi lasciasse ire questa parte, lascerebbe ire ancora l’essere tiranno. Ma questo presupposto debbe stare fermo, e dell’altre cose debbe far parte, e parte farla apparire, simulando in tutto che l’imperio sia da buon re.

Primieramente col parere d’avere cura del publico e di non spendere l’entrate della città in quelle cose che il popolo abbia per male, per trarsi quelle massimamente dai cittadini, che s’affaticano, e che stentano la vita; e veder poi che essi tiranni le donino alle concubine, alli forestieri, e agli artefici prodigalissimamente, con render conto ancora dell’entrate, e delle spese. Il che hanno usato di fare certi tiranni, perchè, in tal modo governandosi, e’ verrà a parere un buon padre di famiglia, e non un tiranno. Nè debbe temere il tiranno, che e’ gli abbino a mancare danari, essendo padrone della città.

Anzi alli tiranni, che escono fuori di casa è più utile il fare così che lasciare i tesori congregati, perchè in tale modo li tesorieri suoi meno aranno ragione d’assaltargli. E certo che alli tiranni che stan fuori di casa, li custodi