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Delle quai tutte cagioni, che forza ci abbia la contumelia e l’utile, e di quanti mali elle sieno cagioni è quasi manifestissimo. Perchè quando li cittadini, che sono nei magistrati, si fan villanìa, e hanno l’un più che l’altro, e’ vengono perciò a contendere l’un con l’altro; e ancora con quello stato, che loro permette questa licenza. E il più si può avere in due modi, cioè o togliendolo ai privati, o togliendolo al publico. Dell’onore si sa benissimo ancora quello che e’ vaglia, e quanti moti civili e’ partorisca, veggendosi che li cittadini disonorati tumultuano nelle città per vedere gli altri onorati. E tali tumulti ingiustamente non sono eccitati, quando alcuni sono disonorati, o onorati fuori del dovere. E giustamente non si fanno, quando e’ son dati gli onori, e li disonori con ragione.
Sorgono i tumulti per cagione della eccellenza, quando un cittadino o più d’uno, sono più potenti degli altri, e più che non comporti quella città, o quel governo, perchè da tali eccellenze s’usa di venire alla monarchia, o a un potentato1.
Donde è in costume in molti luoghi l’ostracismo, come è in
- ↑ Dinastia oligarchica.