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ai particolari bisogni della città; e chiamansi questi camerlinghi publici. Un altro n’è, che tiene conto dei privati contratti, e delle sentenze date ne’ giudizî. E appresso di tale magistrato si dee tener conto delle richieste mandate per udire sentenze, e delle ricevute. In certi luoghi adunche si distribuiscono tai cure a più uffizî, ma uno solo nondimeno è il principale di tutti, e chiamansi tali memoriali e curatori, o con simili nomi.
E dopo questo ne seguita uno, che di tutti gli altri è il più necessario, e il più difficile; e questo è intorno alla esecuzione dei condannati, e intorno alle pene, e intorno alle custodie delle loro persone. Ha tale magistrato del difficile per tirarsi addosso molte inimicizie. Laonde dove non si dà gran guadagno a tale magistrato e’ non ne vogliono essere, o essendone e’ non vogliono osservare le leggi. Ha del necessario, perchè niente gioverebbe, che e’ si sentenziasse giustamente, se e’ non fusse poi chi le sentenze conducesse a fine, onde tolto via un simile magistrato la civile compagnia si viene a dissolvere e non essendo chi dia perfezione a tai cose.
Onde è meglio, che tal magistrato non sia solo, ma sieno più secondo li giudizî. E medesimamente si debbe dividere in più la cura di tali esecuzioni, e altre cose si debbono ad altri magistrati commettere; e le cose, che occorrono fuori del consueto, commetterle ai magistrati straordinari, e quelle sopra che giudica un magistrato commetterle a un altro che l’eseguisca. Come è, verbigrazia, che il magistrato dei conservatori della città eseguisca quella dei conservatori della piazza, e altri quelle di questi. Perchè quanto manco inimicizie si tireranno gli esecutori di questi casi, tanto piuttosto e migliore esito aranno le faccende. Che invero e’ si concita doppio odio un magistrato quando