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Allo Ill.mo ed Eccell.mo Padron mio


Il Signor


COSIMO DE MEDICI


DUCA DI FIRENZE.


Egli è stata mia intenzione, illustrissimo principe, dappoichè io aveva messo in questa nostra lingua vulgare l’Etica d’Aristotile, con alquanto di commentazione, di metterci medesimamente il trattato fatto da lui sopra la considerazione dei governi chiamato generalmente la Politica, la ragione, che questo trattato conseguita a quello dell’Etica, e sono, a dire il vero, amendue congiunti sotto l’universal considerazione della civil facoltà. La quale impresa avendo messa ad effetto in quel migliore modo, che alle deboli forze del mio ingegno è stato concesso; ho dappoi preso animo di dedicarla al vostro illustrissimo nome, e di fargli un presente di questa mia fatica, qualunque ella si sia, confidatomi in questo caso nella generosa e cortese natura di Vostra Eccellenza, che debba accettar questo dono, non perchè e’ meriti d’essere accettato da quella, ma perchè a lei si convenga di non man-