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degli editori. xv

tica del medesimo Aristotile1. Compose oltre a quella Vita di Niccolò Capponi anche una Storia2 cominciata da esso, come egli stesso nel proemio racconta, dall’anno mdxxvii. E questo fece per maggiormente difendere Niccolò Capponi suo zio materno, da lui sommamente amato, da molte cose contra il dovere appostegli da quei della contraria fazione, amando di poterlo fare più alla distesa di quello che egli si avesse fatto nel racconto della di lui vita, non pensando, com’egli da principio affermò, d’andar più oltre che al termine del governo di esso. Ma poi, tratto dalla dolcezza dello scrivere e dell’ampiezza e varietà della materia e dalla moltiplicità de’casi degni di esser saputi, di cui fecondissimi sopra l'usato furon quegli anni, e delle strane mutazioni e di fortuna e dello Stato e de’ più ragguardevoli cittadini, e finalmente d’Italia e di tutto il mondo, si condusse a scrivere sino alla presa di Siena. Il qual libro e Storia fu da lui

  1. Il trattato dei Governi fu dedicato al medesimo ai 7 di ottobre del 1548, e così pure nel seguente anno dal Torrentino stampato, Fecesene una seconda edizione in Vinegia nel 1551 per Bartolommeo suddetto. G. G.
  2. Il senator Alessandro Segni, che ci trasmise in copia queste notizie intorno allo storico Bernardo, in due luoghi del Codice 1882 Riccardiano, cioè alla pag. 113 e 2?1, aggiunge alle opere dello stesso anche la Vita di Filippo Strozzi, che con quella del Capponi chiama scritture stimatissime e che vanno per le mani di molti (Ivi, pag. 241). G. G.