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510 s. ammirato

per le mani di Pandaro1, et il medesmo par che inferisca il nostro giovane Omero nella cura di Angelica a Medoro2.

Per la qual cosa se il fisico avanza il chirurgo, il poeta ch’è in luogo del fisico, avan║zarà [68] il legista che è in luogo del chirurgo et il legista chiara cosa è che avanzi il medico per la nobiltà del subietto. Chiarissimamente, dunque, segue che il poeta sia più nobile del legista e del medico. E se vero è che il poeta sia un composto di filosofia e di poetica et il composto è miglior della forma, potrebbesi provar per avventura che il poeta sia miglior del filosofo. Ma contentiamoci ch’egli avanzi il legista et il medico, perciò che il filosofo che è ancor egli sfacendato et ocioso come il poeta, la prenderebbe con esso lui e vorrebbela vedere a minuto d’intorno la precedenza e la dignità. Dove questi altri i quali attendono a’ guadagni et ad arrecchirsi, tuttavia si cureranno poco che il poeta si stia da un canton gloriando della precedenza e della supremità del grado, assai paghi e sodisfatti tra loro d’aver conseguito la sustanza della cosa, ch’è il danaro. Ma siasi ciò ║ [69] detto per ischerzo perciò che io non intendo ragionar di così fatti poeti. Parti, dunque, che queste cose procedano?

De. Che il poeta vada con la morale mi piace e così l’oratore, e che essendo amendue medici dell’anima, avanzino il corporal medico non contradico; ma, ancor che le vostre ragioni seguitino, non posso persuadermi che il poeta sia miglior del legista.

Ti. Accettarai il poeta esser simile all’oratore o all’oratore il poeta? Nè disputiamo della precedenza, perciò che essendo amici l’oratore et il poeta, non si debbe por discordia fra loro.

De. Veramente io vel confesso, perciò che così vogliono i savi.

Ti. Quel, dunque, che conchiuderemo dell’oratore sia conchiuso del poeta.

De. Vel concedo.

Ti. E, per conseguenza, se mostraremo l’oratore esser miglior del legista, non verrà ad esser dimostrata eziandio la miglioranza del poeta?

De. Verissimo.

Ti. Tu di’ che le ragioni seguitano che il poeta ║ [70] sia miglior del legista, ma che non vi sei ancor persuaso.

  1. Marg: nel III della Republica = 408A.
  2. Orlando furioso XIX, 20 sg.