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ii - angoscia doglia e pena |
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che la ignoranzia è madre di ciascuna sceleraggine; e la vertú altro non è che in noi vera ragione, perché, essendo altrimente, nisuna donna serebbe ragionevole al mondo, nè mai con qual vòi opera verebbe imitare la natura. Pertanto, se la donna non teme la ragione, dico che non è ragionevole. Perché colui è dimandato ragionevole, che dice overo fa alcuna cosa con ragione; ma chi non teme la ragione è ingiusto, ed ingiusto è colui che possede cose d’altrui contra ogni ragione: perciò quando la donna non fa opere giuste, non teme la ragione. E chi sprezza le cose clarissime con ciascuna vertú, è un demonio de inferno: dunque la donna tale chiameremo «tenebre de inferno», perché la donna, senza splendore e senza ragione, supera l’inferno con tenebre, ed il demonio con la mala operazione, perché, essendo senza ragione, non puoi avere altre che tali proprietá. Ciò si legge di Anna, socero di Caifasso, pontifice ancora che fusse, l’uomo, il quale, avendo udito la veritá da Cristo, si squarciò la veste dal petto, come avesse udito la gran biastema: uomo senza ragione. Ma Olimpia, madre di Alessandro, accesa d’ira, essendo senza ragione, fece cavar da terra Iola morto, giá copiero di Alessandro, e ciò perché se diceva che egli avesse apparecchiato il veneno ad Alessandro; e, cosí cavato fuori di terra, il fece squarciare in minutissimi morsi e pezzi. Perciò donna, ingiusta e detrattrice, non teme la ragione. Imperò è volpe astuta, inimica del bene, discorde alla pace, impia verso i pietosi, senza divozione a’ religiosi, spietata a’ compassionevoli ed inumana: Perciò, dotata di tali e tante proprietá, la chiamaremo destruttrice, non solo de’ nemici, ma ancora de la repubblica. Imperò, se pur desiderate de intendere con che tempera la donna la sua iniquitá, leggete il resto di queste carte, perché intenderete a pieno. Dicovi perciò che la donna tempra la sua iniquitá con infinito disio e crudeltá, perché incrudelisse senza ragione, disiando oro e argento e gemme, e drento nel suo petto gli è amucchiata ogni sorte di vizio ed iniquitá. Non ama luce, essendo tenebrosa; nè li giova fingere l’ignoranzia, perché per natura non sa le parte di giustizia. Perché parmi che quanto piú invecchia la donna, tanto piú si sforza de imitare il