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ii - angoscia doglia e pena |
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l’animo, perchè piú delle volte gli è ira, sdegno e malignitá, a cui
non vi è pare al mondo. E sappi che gli è poca differenza fra la
pazia ed il furore, salvo che il furore cessa per alcun tempo, ma la
pazia rare volte o mai; perchè la pazia è incostanza del corpo mal
sano, ma il furore è un subito accendersi ad ogni cosa senza ragione:
come si legge delle furiose figlie di re Preto, e di quella
vecchia per nome chiamata Acco, la qual, mirando la propria
imagine nel specchio e con lei paziando, diventò furiosa. Oh,
che dannabil proprietá è del furore e di donna! Il che quanto
nòce a l’uomo pacifico so, lettor mio, che ’l sai, perchè l’ira
accesa è manifesto furore. Imperò, per maggior sodisfazzione di
colui che ha la sua donna furiosa, dico che ciascuno conoscerá
facilmente quanto è venenosa la donna, dalle infrascritte ragioni.
Il furore è un accender di sangue colerico nelle vene vicino al
cuore, overo è ira fervente del sangue, che sta circa il cuore, con
l’aiuto del fele: e ciò è donna. Overo il furore è perturbazione
della mente senza ragione: e ciò è donna. Furore è quel iracondo
voler punire colui che t’ha offeso con ingiuria: e ciò è donna.
Furore è gran disio di vendetta: e ciò è donna. Furore è un
sdegno acceso, perciò è vizio contrario alla piacevolezza; furore è
detto demonio: e ciò è donna. Furore è la perturbazion d’animo
sdegnato: e ciò è donna. Donna quando non dá loco alla ira, ciò
è furore. Donna non si duole del mal commesso: e ciò è furore.
Donna non guarda chi offende, nè pensa quel che dice: e ciò
è furore. Donna, essendo ingiusta, è piena di furore; donna, piena
di sdegno e di ira, è piena di furore. Donna non fa cosa lodevole,
mentre non si adira: e ciò è furore. Donna leggiadra ancora
è piena di furore. Donna che governa la casa, sapendo che
fa male, non vuol essere ripresa, gli è piena di furore per le
cose che fa senza alcuno ordine. Donna, per essere animal pazzo,
è piena di furore. Donna non simula l’ingiuria: perciò è manifesto
furore. La donna sdegnosa spesso move la custione: però
è furore. Donna ha il dire superbo ed aspro: perciò è furore.
Donna è un sospiro pieno di sdegno, dimandato «furore», e per
tal cagione gli è vetata la sua continua conversazione. Imperò
voi, che ardete del fatto suo, guardative da lei come dal veneno,