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che ella sarebbe sforzata a mancar di quella cortesia, per non vituperarsi; e per questo, non riuscendo a costoro il disegno, si sdegnarebbero e cercarebbero di vendicarsi col fare il peggio che potessero contra lei. E però vadino le donne col piè di piombo, e, inanzi che faccino un atto benigno ad alcuno, avertischino a chi lo fanno; perochè si trovano certi preti ingordi, che, come gli è mostrato un dito, si pigliano tutto ’l braccio, e, per ogni minimo favoruzzo, si pensan che una donna si stia fracida de’ casi loro, e diventano la piú importuna e la piú appoiosa cosa del mondo. Alcuni altri poi, piú pratici, si pigliano il bene come viene, ed in altro che in un favoruzzo tentano le donne, se ci è disegno, con tanta destrezza, che esse stesse a pena se n’accorgano; e, se trovano il varco aperto, seguono animosamente, e, trovandolo ristretto, si tornano indietro, nè si sdegnano per questo. E però, come giá t’ho detto, bisogna conoscere a chi si ha da usare la cortesia maggiore o minore, e troncare da principio le vie ed i passi a chi si conosce che vuole andare piú oltre che non debba. Non voglio ancor per niente che una gentildonna sia invidiosa ed astiosa del bene de le altre, e per questo dia orecchie a chiacchiarare; e, per dispetto di chi si voglia, faccia sfavore o carezze ad alcuno, come ne conosco di molte, che continuamente ne vanno spiando i fatti de l’altre, e si ridono di questa, e dicono male di quella, ed ingrassano de li dispiaceri altrui, e de’ sollazzi arrabbiano. E tutti questi sono atti vigliacchissimi ed impertinenti al nobil animo di una gentildonna, i quali mettono le donne, che vi attendano, in intrighi, che non gli svilupparebbe il paradiso. E, se pur ella senza sua colpa sará invidiata da le altre ed averá qualche una che, per farle dispetto e per far piacere ad altrui, ne dirá male e non la stimará, di tutto questo voglio che ella faccia poca stima e non ci pensi mai, nè in bene nè in male. Ed attenda a le virtú sue ed al modo di viver che abbiamo detto convenirsele, guardandosi sempre che a ragione altri non la possa calunniare e che i secreti suoi stieno sotto terra; e dipoi lassi andare il mondo come vuole, e chi arrabbia arrabbi.