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48 | i - dialogo |
presenzia del marchese del Vasto, fece mille civette, perchè ella avessi da fargli favore in presenzia del marchese, acciochè i segni si ricontrassero con quello che gli doveva aver detto.
Raffaella. In Camullia fu cotesto. L’ho ben saputo. Poco manco ancora è da rifiutare quella razza di gioveni, che si reputano e si tengan tanto, o per le virtú o per le bellezze, che gli par che siano in loro, che si pensano che le donne s’abbino a gittar per le fenestre per amor loro. E bisogna sempre che le poverette gli vadino a’ versi, e d’ogni minima cosa si sdegnano, e vogliono che non mirino e non parlino pur al marito, non che a’ fratelli, a’ cognati o altri. E in somma gli par ragionevole d’aver a esser la dama loro, e da essi abbia a venir il favorire ed il comandare; come se le donne fossero obligate per viva forza ad andargli dietro. Con questi tali guardisi una donna di non s’intricare in amore, chè se ne pentirá presto, e non arrá mai un’ora di tempo che buon sia.
Margarita. Si vuol domandarne, per quanto intendo, la nipote di quel cavaliere... Voi m’intendete.
Raffaella. T’intendo benissimo. Or io non voglio ancora che una gentildonna doni il suo amore a persona che abbi moglie. Perochè tu hai da sapere che amore vuol tutto l’uomo, e bisogna che chi vuol essere vero inamorato, spogli l’animo d’ogni altra cura e pensiero, mai non pensi in altro, il dí e la notte, che ne la cosa amata: e questo non lo può fare uno ammogliato, che a viva forza è necessitato, se non vuol esser deriso da ognuno, ad avere ne l’animo principalmente, e inanzi a tutte le altre cose, la cura de la casa sua, l’amore de la moglie, de’ figli e della robba; e rari sono che, o bella o brutta che abbin la moglie, non gli portino amore, perchè la continua conversazione gli sforza a ciò. E se pur, lassando tutte queste cose dietro a le spalle, porrá tutto il pensiero a la cosa amata, gli ne torna vituperio grandissimo; di che non può far che non pigli fastidio, e cosí viene a star sempre come un arrabbiato. E, se alcuno vorrá dire che egli può segretamente attendere ad amore e palesamente mostrar d’avere l’animo a la casa, rispondo che non lo può fare; e te lo pruovo. Uno