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insidiatori, che gli hanno intorno sempre. Ne le allegrezze e contenti son cosí stemperati, che brillano continuamente, e s’avedrebbero le mura che non possono capire in sè; negli sdegni medesimamente si accendano di sorte, che è forza ch’ognuno se ne accorga; ed a la fine sbottano col dire il peggio che possono di quella povera gentildonna che se gli sará data in preda, gli par meritare di essere i pregati loro, ed in somma non hanno costume che buon sia. E, se per sorte sará alcuno di loro, benchè rarissimo, che voglia essere segreto in ogni modo, non saprá essere poi; perchè, non se ne accorgendo, fará palese in due giornate tutto quello che gli sia accaduto, e fará pigliar sospetto di molto piú. Io ti confesso bene che, se fosse possibile sforzar la natura che facesse un giovine in quella etá savio e prattico, sarebbe benissimo di amarlo, ma non è da mettersi a questo pericolo, chè di mille non se ne trova uno che non sia scempio, superbo, levantino, fumoso, vantatore, fastoso, scandaloso e malcreato. Però questi tali fuggili una gentildonna piú che può, se non vuol divenire in quattro o cinque dì la favola di Siena.

Margarita. Conosco che dite il vero, monna Raffaella, perchè la moglie di messer Donato è stata sotterrata per sempre dal suo cugino.

Raffaella. I vecchi, Margarita, non son niente manco da lassar andare, perchè, se bene egli hanno maggior discorso e piú maturo consiglio e piú prattica del mondo, nondimeno egli hanno ancor tante partacce pessime e gaglioffe, che ricompensan di lungo quel poco di buono, ch’egli hanno, di essere prattichi. E, fra le brutte parti che sono in essi, una ne hanno sceleratissima; e questo è che tu non ne trovarai uno che non sia malissima lingua e invidioso. E di ciò n’è la ragione, perchè, vedendo di non aver piú grazia loro, crepano, se sanno o pensano che alcuno gode ne l’amore, ed aiutansi col chiacchiarare ne le buttighe a’ fuogoni, a levar i pezzi de le povere donne. E, se per sorte alcun di loro arrá ventura alcuna con qualche donna, subito se ne vanta, per mostrar di non aver persa la grazia de le donne, come la brigata si pensa. Che bisogna che io mi distenda in parlare di loro? Che, posto caso,