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36 i - dialogo


Raffaella. Credo che tu sappi, Margarita, che, per sostentamento ed accrescimento di una casa, fa bisogno prima che l’entrate venghin dentro di fuora, la cura de le quali s’appartiene a l’uomo; e, oltre a questo, bisogna poi che sia in casa chi le conservi, il che si conviene a la donna: perchè, se l’uno acquistasse e l’altro spargesse e la lassasse andar male, la casa andrebbe in perdizione. E, per il contrario, quando queste due cose s’accordano insieme, ne vien poi la felicitá de le case. E per questo voglio primamente che una giovine non si lassi pigliar dominio adosso da l’ozio, dal sonno, da la pigrizia e dal tedio del viver, come molte fanno, che, per fastidio non san di che e per poltronaria, si stanno fino a mezzogiorno nel letto e lassano andare a brudetto la casa e quel che v’è; e, se il marito le dice mai niente, l’avanzano di voce, tal che egli, dopo poche volte, se ne rimane per abandonato e sta in casa sempre come un rabbioso. Ma voglio, dico, che ella si levi ordinatamente di letto, assai a buon’ora; e che, andando una volta o due per la casa, dia l’occhio a tutte le cose; ordini per tutto ’l giorno alle serve quel che hanno da fare e vegga che tutte le cose stieno al luogo suo determinato, acciochè, occorrendo aver bisogno d’alcuna, non si abbia da perder tempo in cercarla; perchè l’ordine importa assai in ogni azzione, e massime ne la cura de la casa. Nel comandar poi voglio ch’abbia tal maniera, che i servi spontaneamente e con affezzione faccino l’ufficio loro, ed in un medesimo tempo stieno in timore, tal che non si senta mai in casa un minimo romoruzzo di discordia o disubidienzia. E non faccia come molte, che tutto ’l giorno, quanto gli è longo, fan la comedia con le serve, borbottando e gridando tuttavia, di sorte che par sempre la casa loro la casa del diavolo: e non vale un soldo tutto quello che disputano, perchè il piú de le volte nascerá che una serva, vendendo in piazza parecchie once di fichi secchi, si sará lassata tórre un fico d avantaggio da’ compratori, o simili altre frivolezze; e de le cose, che importano, poi non se ne accorgano e non ne han cura. Dopo che ella dunque averá la mattina, come t’ho detto, data regola a ogni cosa per tutto ’l giorno, voglio che si ponga a lavorare di sua mano