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del peso della moglie | 343 |
Il che poi d’alcuni popoli fu posto in uso; anzi, secondo mi pare d’aver inteso, in certe cittá di Boemia infino al di d’oggi si costuma. Ma, passando piú oltre al particolare, e’ si legge di Pisistrato, tiranno d’Atene che non solamente non si vendicava di chi avesse di piacere amoroso ricerco le sue donne, ma gli invitava con doni a dover sodisfare a le voglie loro. Avvenne una volta fra l’altre che, sapendo egli che la madre s’era invaghita d’un certo giovane, il quale per paura di lui non le facea quella copia di sè che ella voluto arebbe, Pisistrato, invitatolo una sera a cena, dopo mangiare il domandò come gli parea essere stato trattato da lui; ed egli rispose che magnificamente e come a re s’apparteneva. Soggiunse allora Pisistrato: — Tu parteciparai di queste carezze ogni giorno, se ti disporrai di contentare la mia madre. — Un’altra volta, essendogli da Trasibulo baciata in pubblico la figliuola, ed essendo dalla moglie a farne vendetta fortemente instigato: — Se noi — disse egli — trattaremo a questo modo quelli che ci amano, che farem noi a coloro che ci voglion male? — E pochi di dopo gliela diede per moglie. Perdonò ancora a certi giovani, che per ebbrezza s’erano in parole ed in fatti portati disonestamente con la moglie. Agi re similmente, avendo sentito che Alcibiade usava con la moglie, non corse subito alla vendetta, come facciamo noi (la quale, essendo egli in quel grado di re, forse gli sarebbe stata agevole), nè gli parve che, per saperlo il mondo, egli perciò dovesse partecipare dell’infamia della sua donna, ma la pubblicò infin al tempio d’Appolline delfico con questo epigramma:
᾽Υγρὰς, καὶ τρυφερὰς βασυλεὺς Ἄγις μ´ ἀνέθικεν.
Ma, per lasciare gli stranieri essempi da parte, Augusto, imperator del mondo, non tolse egli per moglie Livia, pregna di sei mesi, con la quale visse tanti anni in tanto amore e concordia? Non ebbe egli due Giulie, la figliuola e la nipote, che furono pubblico essempio di disonestá? Nè però fece egli quegli uomini morire, coi quali elle usavano impudicamente. Anzi si legge che, dando una volta ad un giovane certe guanciate, per essere accusato d’essere stato trovato con la figliuola in