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del peso della moglie 341

scere la vera origine d’esse; la quale non per lontane conietture nè per favole mendicando, ma d’una antichissima istoria traendola, voglio narrarvi. Avengachè, secondo che si può argomentare da quel ch’io ne trovo scritto, l’origine delle corna, sí come anco di tanti altri bei costumi e riti, vien dagli indi, i quali e da Omero e dagli altri sono stati per amici degli iddii e sapientissimi giudicati. Avean dunque le donne dell’India per costume (benchè per castissime celebrate) che, quando un amante offeriva over presentava a la donna amata un elefanto, ella potesse communicar seco l’uso del suo corpo e farlo godere della sua bellezza. La qual cosa non solamente era senza pregiudicio della fama ed onestá della donna, ma le era a grandissima lode, insin dal marito istesso, attribuita: quasi la bellezza sua fusse in tanta stima appresso il mondo, che meritasse cosí gran preggio. Quindi si può giudicare che ’l marito coi figliuoli e gli altri successori si preservassero un gran tempo le corna, come la miglior parte dell’elefanto, per poter quelle poscia mostrar al mondo, come una insegna o trofeo della bellezza della lor donna. Che, sí come tra i greci e tra’ romani fu giá in usanza di mostrar le imagini ed altri segni de’ loro antecessori, e tra noi ora di mostrar dipinte o scolpite le nostre armi in segno di nobiltá, cosí tra loro fusse costume di mostrare le giá acquistate corna. Quindi s’incominciò a dire: «egli è nobile, egli è potente, egli è degno d’onore». Conciosiachè le corna negli antichi tempi erano di tanto preggio, che moltissimi dii si dipignevano cornuti; ed oltre a ciò, la materia istessa, nella quale s’intagliavano le loro statue, era di corno. Perciochè quante statue de’ dii leggiamo noi che furono intagliate d’avorio, il quale altro non è che corno d’elefanto! Il che non per altro facevano, se non per mostrar al mondo la degnitá e potenzia d’essi dii. Ma, lasciando quelli da parte, le ghirlande nel tempo del verno, quando non son fiori, non si facevano elle di corno? Oltre a ciò, quando a Cippo romano nacquero le corna, non furono elle augurio e presagio di dover regnare? Il montone nato con un corno non fu a Pericle portento d’imperio e di vittoria contra il suo nemico? Eran