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del peso della moglie 335

la quale rimescolandosi, ingiuriará la moglie. È da stimare che costei, veggendo un’altra donna in possessione della cosa amata, con quello sdegno, ch’è proprio al sesso feminile, correrá tosto a la vendetta, la quale non sará altro che far copia di sè ad altro uomo, sí come il marito di sé fece ad altra donna. Dalla qual cosa molte fiate avviene che il marito, dimenticandosi di lei per seguirne un’altra, overo andando in paesi lontani, la lascia sola. Ed ella, che s’era maritata per dover star sempre col marito, né potendo per questa assenza di lui sodisfare ai naturali appetiti di Venere, mette un altro in luogo suo. E per questo conto il dottissimo Ipocrate (che non men bene insegnò con l’essempio a schifar le corna che con la dottrina le infermitá), partendosi dalla patria per gir ad Abdera a guarir Democrito della pazzia, scrive a Dionisio, suo discepolo, che venga a guardargli la moglie, dicendogli che le donne hanno una lascivia naturale, la quale, se di per di non si riseca, a guisa di lussuriosa pianta, germoglia sempre qualche nociva materia. Per la qual cosa coloro che abbandonavano le mogli e, disprezzandole, ad ogni altra cosa, piú che a loro, attendevano, eran chiamati «tori». Percioché questi animali hanno per natura che, dopo aver usato con le femine della sua spezie, non solamente non ricercano di nuovo usar con esse, ma, per non pascersi dove quelle si pascono, quanto piú possono se ne vanno lontani. Quindi una donna appo d’Aristofane, dolendosi della partenza e del dispregio del marito, dice:

ὄικοι ἀταύροτη διάξω τὸν βίον

cioè: Starommi in casa senza tauro, sola. Essendo dunque coloro che, abbandonando le mogli, davan loro materia d’essere impudiche, chiamati «tori», si può anco per conseguente giudicare che fussero chiamati «cornuti», percioché i tori hanno le corna. E, se bene oggidí per altro che per portarsi mal delle mogli e per lasciarle sole molti sono stimati e detti «cornuti», assai è che questo sia stato il principio, dal qual poscia chiunque sente mal della sua donna, a guisa di toro, si dice «aver le corna». E da questo, secondo il mio parere, ebbe origine il nome de’ «cornuti». —