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332 | iv - il convito, overo |
travaglio nell’animo, non avendo insin alora trovato cosa che di quella compagnia mi paresse degna. Pur, facendomi il nostro re cenno ch’io dicessi, dopo alcun rossore venutomi nel volto, in questo modo a ragionar incominciai:
— Io ben conosco, cortesissimo re e gratissima compagnia, quanto mi converrebbe ora, in preferenza vostra, piú tosto il tacere che il ragionare. Perciochè, come potrò io dir giamai cosí bene e compiutamente, che, comparato a quei che innanzi a me hanno detto ed a quei che appresso diranno, non paia una rondine in mezzo a tanti bianchi e canori cigni? Ma, perchè da tale m’è imposto a cui non posso nè debbo contradire, seguirò anch’io il mio discorso, se non per altro, almen perchè a qualche tempo vi si ricordi che in questo diporto d’oggi mi sia trovato ancor io. Nella qual cosa non posso se non sommamente lodare il giudizio del nostro re. Perciochè, sí come un buon capitano nell’ordinar le sue squadre loca i piú deboli ed i meno esperti soldati nel mezzo de’ veterani e piú forti, cosí egli ha posto me in mezzo di tutti voi, acciochè la debolezza della mia lingua possa tra la vostra potente eloquenza tanto o quanto comparire. Or, per ragionar anch’io della natura delle corna, prima che venga a dire dell’origine d’esse, non mi par fuor di proposito discorrere alquanto per trovare qual donna faccia le corna e qual uomo le riceva; avengachè io veggo essere al mondo diverse opinioni d’esse. Conciosiachè altri estima solamente la moglie esser bastante ed atta a far le corna al marito; altri che non solo si faccino al marito, ma anco al padre, al figliolo ed ai fratelli; nè ci mancan di quelli, che pensano non pur a costoro, ma ancora a tutta la famiglia del padre e del marito farsi l’ingiuria delle corna, e, sí come da un corpo solo risultano tante figure tra se stesse simili quanti specchi vi sono presenti, cosí anco dall’impudicizia d’una sola donna nascono tante corna quanti ella ha parenti. Cosi, secondo l’opinione di costoro, le corna son fatte non solamente dalla moglie al marito, dalla figliuola al padre, dalla sorella al fratello, dalla madre al figliuolo, ma a tutto il parentado insieme, il quale è parimenti tenuto di vendicarsi di quella onta. Ora, essendo sopra tal