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de la bella creanza de le donne 27


Margarita. Oh! volete, madonna Raffaella, che una giovine usi simil’acque e solimati per tutta la sua persona?

Raffaella. Non dico questo, ancor che sieno alcune che si lisciano le gambe, le braccia e ciò che elle hanno; il che è vituperosissimo. Ma voglio che una gentildonna ogni pochi giorni si lavi tutta con acqua di fonte, calda, fattovi bollire dentro qualche cosa odorifera; perché tu hai da tener per certo che la delicatezza è quella che rifiorisce la bellezza di una donna.

Margarita. Di quelle parti che non si veggono che importa?

Raffaella. Del vedersi o non vedersi ti parlarò poi, quando sarò in tale proposito; ma ora dico che, posto caso che non abbin mai ad esser viste, in ogni modo la nettezza de la persona e delicatura si ha da cercare, se non per altro, per sodisfazzion propria e del marito; oltre che la lordezza de la persona genera spesso cattivo odore in una donna, che è cosa vituperosissima. E poche sere sono ch’io lo provai, dormendo a sorte con la moglie di messer Ulivieri.

Margarita. Mostra pur costei di andar assai delicata.

Raffaella. Nel viso sí, ma del resto fatti il segno della croce. Pensa che, oltre ch’essa teneva il soglio alto per tutto, ella avea sopra la centura, fra tutte due le parti del petto, radunato un fango, una lordezza, la piú brutta cosa del mondo! E, per quel ch’io ne pensi, stimo procedesse dal solimato; il quale, essendo piú volte rilavato e riposto, aveva a poco a poco imposto sopra la centura come il sabbione, il quale solimato, cosí imposto, genera un odorino acuto, la piú schiffa cosa che si possa odorare.

Margarita. Mai l’arei pensato di costei, che fa tanto del gentile e de lo schiffo. E mi ricordo che, trovandomi a queste mattine a canto ad essa in un convito, non veniva in tavola vivanda, che non mostrasse che le putisse.

Raffaella. Quanto a questa parte della delicatura, abbiamo forse ragionato troppo; e però, lassandola da parte, bastiti sapere che una gentildonna l’ha da curare sempre, quanto può, ancor che fusse certa di non aver mai a uscire de la sua camera. Ma voglio ora dirti alquante parolette sopra la conciatura de la testa.