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libro terzo 275


senza questo fattibello, andassero per le calli e per le contrade vie piú brutte, che non fu mai, come dice il Boccaccio, il saracino della piazza o qual si voglia de’ Baronzi. Elleno fanno come coloro, quali, volendo schifare la Cariddi, s’intoppano nella Scilla, e, come dice il proverbio, cascano dalla padella nelle brace, quella donna imitando, la quale, essendo stata da una sua vicina chiamata fuori di casa, avendo ella allora il capo raso e senza capelli, venne, e, ragionando colla vicina, s’avide che non avea pur una cuffia in testa, che le la appiattasse. Il perché la si coperse con la veste, ma in quella vece scoperse e mostrò quelle parti che non pur senza vergognasi nominano... — Ah, ah! — gridarono qui quei gentiluomini. E il signor Ladislao passò oltra senza segno niuno di ridere, dicendo: — Egli aviene ben cosí, ché (io non vo’ dire come alcuni, che dicono niuna donna esser savia) delle donne assai ha, le quali, per mancanza di buono avedimento s’attaccano al peggio, e fanno ridere la brigata con queste e simili loro operazioni, in parte niuna lodevoli o buone. Ma che diremo noi di quelle che, essendo naturalmente belle e riguardevoli, amano meglio d’andare lisciate che no? Cercano ancora di aiutare e fare maggiore con l’artificiata la naturale bellezza? Hanno queste le traveggole? Hanno queste date le cervella a rimpedulare? Non sanno elle dove elle sono? E non sono finalmente in buon senno? Oh, Dio buono, dammi pazienza! Egli è volgare proverbio che una beltá naturale si fa sozza e deforme mediante il liscio; ma sapete che dicono queste che l’adoprano? Dicono che ciò, che è bello in loro per natura, egli diviene piú bello, s’egli si adorna e si puon cura di abbellirlo ancor piú. Oh, savie sibille che sono queste tali! Egli non è sempre vero, anzi falsissimo in loro, ed in moltissime cose, ciò che esse dicono; alle quali cose, belle per sè, se vi s’aggiunge altro per piú abbellirle, accade che, dove naturalmente erano in vago ed ottimo stato, elleno si fanno e divengono men belle e men riguardevoli assai. Non si sa questo: che, se una casa magnifica, tutta di marmo, sará fatta in qualche luogo della nostra cittá di Udine, ella fie cosí bellissima e vaghissima; ma, se ’l padrone poi cercherá di dipingerla e di