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libro terzo 273


affatichiamo quanto per noi si può, generalmente, ciascuno; all’animo non cosí molti riguardano, e, per dir meglio, pochissimi hanno cura e pensiero. Ma chi non vede che quegli uomini, i quali nelle ardenti e sanguigne porpore, e nelle terse e lucide sete, e nell’oro istesso cotanto pregiato, curano di fasciare l’esteriore e delle piú rare gemme adornarlo, lasciando ignudo lo ’nteriore uomo delle vere e sode virtú, e non pure adombrato d’alcun velo o filo del buon costume, si ponno ragionevolmente pareggiare ai tempii d’Egitto, i quali, bellissimi di fuori e con maravigliosa arte drizzati, aveano di dentro, invece di qualche simulacro divino, o gatto o aglio o cipolla, che pazzamente vi s’adorava? o pure a qualche sepolcro, il quale, dentro essendo arido ed incolto, di fuori mostra a’ riguardanti belle imagini di marmo o d’oro lavorate, e polite con grande spesa e con non poco ingegno degli artefici?

Non furono tali, e non sono, i gentiluomini di cui abondevolmente è stato ragionato negli antedetti libri. Percioché, sí come eglino sono di virtute albergo, e pieni infino in colmo di bei costumi e di cortesia, e finalmente di tutte quelle parti che si convengono ad essi, cosí, volendo ciò nella donna loro vedere (ché altramente non la giudicherebbono, con tutte le sue e tanto perfette bellezze esteriori, bella), sursero, venuto che fu il mattino; e, secondo l’usanza, fatti, ma non indarno, volare i falconi, e tornati al veramente divino palagio, e ristorati al debito tempo per mezo della superba e ricca cena, si fecero appresso il vicino ed ardente foco. Dove poiché assisi tutti si furono, allegri quanto si potria dire il piú e nella fronte e nel cuore, si misero un poco cosí vicendevolmente a pungersi, ma non fra l’unghie e la carne, e cosí poi a ridere dolcissimamente doppo la lieve e non dolente puntura. Alla fine, veggendo eglino che quella dovea essere l’ultima notte, e che la donna, dipinta e formata bellissima quanto spetta alla parte di fuori, si dovea da loro dipingere e formare (perché cosí venisse ad essere perfettissimamente bella, sí che nulla le mancasse) ancora quanto spetta alla parte di dentro, vennero a dire che, ragionato alquanto per ischerzo in materia del belletto che usano quelle donne, che sono sute malamente avez-