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de la bella creanza de le donne 21

ora del commodo de la persona, nel quale secondariamente dite che consiste il garbo.

Raffaella. Di questo ti risolvo in due parole. Una giovene ha da por cura che quelle fogge che piglia sien tali, che le parti de la persona sua le quali ella ha belle diventino bellissime, e quelle che son brutte rimanghino manco brutte che sia possibile; e non fare come monna Brigida... Ma di questa ultima parte non importa che io ti parli, perchè tu non hai parte nissuna che non sia eccellentissimamente bella.

Margarita. Che fa madonna Brigida? Ditemi un poco.

Raffaella. Ha voluto pigliar una foggia di portare le manichette tanto strette, che si vegga schietta la forma del braccio, ed ha il braccio tanto sottile che è una bruttezza a vederlo: dove che, s’ella avesse le braccia proporzionatamente grosse, non era forse cattiva foggia in tutto. E similmente la tua comare ha le spalle grosse e larghe come un fachino, ed ha preso la foggia di empire i busti di tanta bambagia, che ne rimane la piú contrafatta cosa del mondo; e, avendo i piedi larghi da contadino, fa certi tagli a le scarpe, che gli fan parer altretanto piú larghi. E di queste e simili cose ti darei infinitissimi essempi; ma gli puoi considerar per te medesima. Bisogna adunque riparare a’ difetti de la natura piú che si può, con bambagie o camorrette, e con statura o tagli e simil’altre avertenzie. Ma tu, che sei bella per tutto, piglia le fogge che mostrino chiaramente lo svelto de la tua persona, la franchezza de le braccia, la maestá de le spalle, la disposizion de’ fianchi, la scarsezza del piè, la buona proporzione de la gamba e del resto.

Margarita. Che? Bisogna aver cura a le gambe, non avendo ad esser vedute?

Raffaella. Anzi, che han da esser vedute! Ma con che arte e con che destrezza, ne parleremo un poco dopo, quando diremo de’ movimenti, che è la terza parte appartenente al vestire.

Margarita. Ché non ne diciamo ora, ché della commoditá aviamo detto assai?

Raffaella. Vo’ prima discorrere, con poche parole, sopra l’ornamento de la testa e delicatura de le carni, ché questo