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240 iii - il libro della bella donna


stato fatto giudice, e non per altro, da noi tutti che qui siamo. — Piacquero sommamente a tutti le parole del signor Ladislao, e cosí nel giudicio mio fu rimesso qual donna delle loro doveva con giustizia e ragione a quella, che si formava, cogli occhi, quale colle palpebre, quale con le ciglia, quale con le sovraciglia, e quale con la serena fronte d’allegro spazio, dante segno di sicura puritá, andar di pari, o pur quale con l’antedette cose tutte. Io non negherò qui, monsignore, ch’io mi ritrovai allora avolto in grande impaccio, e volentieri la soma averei in su gli omeri altrui scaricata, ma pure, avendo io loro giá fatto vedere come ’l giudicio non doveva essere precipitoso, ma riposato e maturo, a persuasione mia, contentaronsi ch’egli si differisse infino che fusse data intera perfezzione alla donna; che allora, non solamente si giudicherebbe di ciò, ma ancora delle altre tutte parti: e cosí agevolmente n’apparirebbe quale fusse delle loro donne la piú bella e la piú vaga. Cosí ridutte le cose, e prolungato e tramutato il giudicio, che si doveva fare di particolare, in universale: — Ch’egli adunque si segua l’impresa — disse il signor Giacomo, — e non si stia a perdere piú tempo. — Oh! lieve perdita è questa — soggiunse il signor Vinciguerra. — Non mica — rispose l’eccellente dottore — peroché non si può ristorare. Ma ben piú grave sarebbe stata la nostra con voi, e delle nostre con la donna che difendete, se perdevamo. — E che? Credete di guadagnar con meco? — replicògli il signor Vinciguerra. — Non sapete voi qual sia il mio nome? — Si, il so — ridisse a lui il signor dottore; — e proprio per questo io e gli altri speriamo di vincere con voi; perché tuttodí udiamo un nano chiamarsi «Atlante», un moro «cigno», una picciola e storpiata donzella «Europa», i cani pigri e per l’antica scabbia pelati e leccalucerne, «tigri», «pardi», «leoni», e se qualche cosa è che piú terribile sia. A queste parole stette mutolo, ma sorridendo, il signor Vinciguerra, e venne presso al signor dottore per vedere, da che egli era stato pungente come il tribolo nel parlare, s’aveva lo scilinguagnolo in bocca. Il che avendo noi preveduto, credemmo di smascellar per le risa, e facemmo sí che non ne fu altramente accorto il signor dottore. Compite le risa, e