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ii - angoscia doglia e pena |
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piaciano, come a tutti gli altri uomini. Anzi sappiate (che vi giuro per l’intelletto che Iddio m’ha datto) che mi rincresse di essere spogliato della mia donna, benché egli fosse furiosa! Pure, metendo da un lato il suo furore e da l’altro la sua bellezza, mi pare che me atrista assai piú il suo furore che non consolava la sua bellezza, la quale è stata cagion di suo e mio laccio giugale. E sappiate che per altro non resto di reintrar in rete e lacci, salvo che io mi persuado che tute le donne siano furiose; il che è grandamente contrario alle mie muse, delle quali confesso essere piú inamorato che di voi, donne. Perciò vivete in pace, ricordandovi del Biondo, che, se voi volete o no, vi è servitore.