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ii - angoscia doglia e pena |
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el citadino; non si stima alcuno essere di qualche cosa salvo che tene el cavalo: perciò non mi maraveglio che ciascuno si satisfacia piú a cavalo che a piedi, perché mi pare che la natura ordenasse il cavalcare. Pertanto chi ama le cose naturali gli è amico di natura, e chi biasima il cavalcare gli è inimico del proprio riposso, non che di essa natura. Pertanto, o voi amogliati, mentre che state in pace, per conservar il matrimonio santo, cavalcate con la vostra moglie, basandovi spesso; e talora, spogliandovi, ricavalcate, perché cosí diventarete parenti di belli figliuoli, di cari figliuoli, di dolci figliuoli, i quali assaissime fiate serano cagion di perpetua pace e di eterno amore; benché in me solo questa regola è stata falace. Perché non mai, passati li primi sette anni con copia di figliuoli, con cavalcar spesso e ricavalcar, di giorno in giorno, trovai pace; anzi, non so da che cagion, nacque tanta la guerra, che, nè cavalcando, nè stando, nè dormendo, nè vegliando, aveva un punto de riposso. Né perciò credete ad alcuno che dicesse il contrario, perché in satisfazion matrimoniale non mai al mio pare ho ceduto nè cederia: dil che vi acerta la copia di miei figliuoli, nati secondo la legge e matrimonio.