arditi, e molti di schiavoti; e chi di questi ancora non poteva essere patrone, per averlo impoverito la superba e vana moglie, egli nutriva la sua roza solo per poter andare lontano. Dch, cavalcare amaro! cavalcar dolce! cavalcar sconsolato! cavalcar contento! cavalcar confuso! cavalcar, finalmente, satisfazione della pena corporale, ma afflizione della mente! Perché chi mai, partendosi da la sua moglie, furia del mondo, si parte contento, si parte lieto, si parte sodisfatto, si parte per tornare in magior tormento e pena, tornando egli alla sua moglie? Dch, Dio! oimè, che gli è piú grave il ricascar nel male che non vi è la prima infirmitá! Nondimeno, conversando con varie nazioni, non mai vidi pur una che non avesse non mille, ma mille millia scontenti amogliati: perciò alcun di quei desiava di aver il cavalo di Castore «Cillaro» chiamato, alcuno Rebo di Mezenzio, molti Etone di Palante e molti Pegaso di Neptuno; quel il cavalo alato di Medusa, chi Arione da Neptuno dato in dono ad Adarasto, chi Bucefalo di Alesandro, chi Pasace de Ciro, immite ed efreno, chi Boristene di Adriano e chi tal cavalo, qual era di Artibto, capitano di persiani, il quale, nel prosimo asalto, col morso ruinava gli inimici. Imperò tutti questi disiri non per altro si odevano che per la domestica guerra. Oh guerra iniqua! guerra iniusta! guerra ruina sí de chi vence come de chi perde, per essere guerra domestica! Nondimeno, contemplando la parola dil savio Socrate, trovo che non senza gran misterio egli ha detto un «cavalcar» essere conveniente al matrimonio. Forse egli intese di spasi e recreazione, che si conviene talvolta a maritati, percioché a cavalo si spassa l’uomo magiormente che a piedi. Pertanto dico che alora la moglie sta contenta, quando cavalca col marito per piagge amene, per verde colline, per valle ombrose, talora, e selve scure. Oh cavalcar grato! cavalcar contento! cavalcar senza guerra! cavalcar senza contesa! cavalcar amoroso! cavalcar dolce! cavalcar assai piú grato alla moglie che al marito! Oh che maraveglioso offizio! Oh che lodevole esercizio gli è il cavalcare! Il cavalcare gli è cosa signorile, il cavalcare si appartiene a’ gran maestri, il cavalcare ama il gentiluomo, il cavalcare disia