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168 ii - angoscia doglia e pena


suficiente di satisfare alla sua moglie. Imperò piú delle volte chi si accompagna con la donna si accompagna col suo inimico, e di soi figliuoli diventa padre afflitto, perché son nati di rissa e di dolore. Oh, che guai, che tormenti, che passione, overo quanta è la pena del marito! Perché conviene che’l proveda per sé, per sua doglia e per la fameglia; e, se per caso non provede come bisogna, conviene ch’el studia a qualche bugia, per mostrare di satisfare alla sua donna. Ed, essendo senza intrata alcuna e senza arte, gli è sforciato di impegnarsi per impire l’insaziabil corpo della sua inimica, di sorte convien che’l stenta senza riposso alcuno, ed è sforciato di finire prima che comincia quelo che richiede alla moglie, tanto è importuna. Di sorte che gli è constretto di sognarsi la notte quel che ha di bisogno ella la matina, perciò il marito si consuma da so’ posta, dormendo e vegliando ancora, per nutrire quella a cui l’opulente Francia non è soficiente di satisfare tutte le sue voglie ed apetiti, perché, cominciando da ciocoli e pianele, di quante sorte vói avere! Forse che noi sappete, o maritati! Imperoché, tal cosa essendo notissima a me, come al marito d’una fastidiosa, cominciarò a contarvi, acciò per tempo siate provisti, benché con tutto ciò non serete fuori di guai e pena. La moglie vói sette pare de ogni cosa: ciocoli e pianelete di vari colori, di corame per casa, e ciò di cordovano turchesco e fino, neri di colore, rossi, bianchi e turchini, stratagliati in diverse fogge e modi, quando alti e quando bassi; ma queli di feste e giorni onorati piú degli altri, convien che sieno di veluto talvolta e di raso, di vari colori, fatti in piú stranie fogge che non è strania ella di soi tagli, striche e cordeline. Altro non dico, perché voi avete meglior parere di me, dicendo che consta piú il lavorieri che non fa il drappo. Né ciò che ha posto il calzolaio di le sue scarpete, non troppo vi ragiono, perché molte di quelle usano calze solate ed alcune divisate; imperò, per mostrare il suo attilato pede, basta di averlo impianelato. Le calze qual debbono essere, voi vedete ogni giorno fogge nòve; al ginochio poi ormesini, taffetá, cordelle d’oro e sopramani di setta di vari colori, quali superano la coda d’un pavone. Dil pano altro non