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de la bella creanza de le donne 11


Margarita. Mi fate maravegliare, perchè ho sempre inteso dire che tutte coteste cose sono piú presto peccati che altrimenti.

Raffaella. Io ti confesso, figliuola (chè cosí ti posso chiamare per il tempo e per la affezzione), che sarebbe cosa santissima e buona, quando potesse essere, il mantenerci, da che noi nasciamo fin che moriamo, senza un peccato e senza una macula al mondo; ma perchè, per gli essempi di tutti gli uomini, che sono stati, conosciamo che, per essere noi creati peccatori, è impossibile che noi viviamo senza error nessuno, doviam pensare che egli è cosa piú da comportare, e che piú merita perdono appresso di Dio, il far qualche erroruzzo in gioventú che riserbarsi, come ho fatto io, a tempo, che, non lo potendo piú fare, mi sfogo con la desperazione, la quale, piú che altro peccato, mette altrui in bocca di Satanasso. Perchè, sí come le infirmitá del corpo, che han da venire agli uomini, molto manco son periculose da gioveni (come noi vediam de la rosedie e del vaiuolo, che, quanto piú si sfogano allora, tanto piú rendono il corpo franco e schietto tutto il resto de la vita), cosí una certa pazzia, che nasce con tutti, molto manco è dannosa a l’anima e piú rende poi la vita libera e resoluta, se fa lo sfogo suo negli anni gioveni, che se si riserba a uscir fuora nel tempo nel qual si ricerca esser savio e temperato.

Margarita. Dunque voi tenete che sia utile in questa etá, ch’io mi trovo, di viver allegramente e pigliarsi qualche solazzo.

Raffaella. Utilissimo e necessario. E, se ci fusse tempo, crederei saperti mostrar minutamente che vita doverebbe esser la tua, e quanto oltre doveresti distenderti in pigliarti piacere; e so certo che tu diresti ch’io me ne intendo de le cose.

Margarita. Come «tempo»? E che aviam noi da fare? Io voglio in ogni modo che voi me ragionate un poco di questa cosa. E non potiamo aver tempo piú commodo: siam sole, e a voi non penso che importi molto il partirvi, chè non mi par ora di vesparo nè di compieta.

Raffaella. Perdonami. Io non posso oggi star da te. Voglio andar a riscuoter certi danari da la tua zia.

Margarita. Che v’importa riscuoterli oggi o dimani?