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doglia 145


ti diventino inimici! — e finalmente: — Possi desiderare la morte, ma non possi morire! — e piú, cridando come una pazza, la sòl dire: — Ogni cosa ti venga per contrario! — In pene, doglia e guai sempre possi stare al mondo! — e mille altre parole pongenti, sí che mi pare che queste parole siano veramente un spino pongente; il quale se passa la carne, il nervo e l’ossa, lettor mio caro, pensar lo pòi. E, se io non credesse la proprietá di tal spino esservi nota, veramente piú oltra me stenderia raggionando di esso; ma, perché gli è cosa manifesta la sua mala natura, perciò vi essorto, o furiosi amanti, che non lodate tanto la dolce parole di quella che voi amate, perché la lingua, che pronunzia le dolci parole, è piena de accuti e di pongenti spini. Pertanto la donna, avendo le dette proprietá, si può chiamare «pongente spino», che consuma i nostri nervi, ossa e carne.