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144 | ii - angoscia doglia e pena |
disse Socrate la donna essere ventre pregno d’inganni e di lusuria.
Omai per certo in dubbio de la mia vita mi trovo, di sorte che piú volte io piango che rido, poiché il mio maestro non possa essere sodisfatto di tante diffinizioni della donna, fatte da Socrate; anzi mi pare che sia piú che mai avido e desideroso de intendere che cosa è la donna. Perciò il savio Socrate non resta di voler sodisfare al mio maestro. Di sorte, perseverando, dicela donna essere un «spino pungente». Pertanto, contemplando io qual spino possa essere la donna e discorrendo, dico: Son certo che la donna non è spino di rosa, perché gli è la diversa sua proprietá, nè spino di dumo essere ella credo, nè ancora di alcuna spezie di cardo nè altro qual vòi sorte di spino. Imperò credo che Socrate, raggionando col savio Nifo, per metafora disse la donna essere «spino», perché, come l’acuto spino per disgrazia ponge il scalzo viatore, cosí la donna, anzi piú acutamente, ponge con la sua lingua, perché è piú acuta d’ogni altro spino. Sí che dirai la lingua acuta, maldicente, detratrice e ingiuriosa essere un spino acuto, perché la mala parola è piena di obrobrio, ed è quel spino che passa la carne, il nervo e l’osso con la medolla. Il che se gli è il vero, vi giuro per le nostre vigilie, che, solo essendo, rinchiuso in qualche loco, devotamente prego Iddio che la mia donna faccia muta e senza lingua. Percioché, avendo la lingua ingiuriosa, mi punge piú che non fa un coltello a quel vitello che si macella in cibo umano. Perché da la sua bocca, per virtú della sua lingua spinosa, sento le piú acute parole, li piú mordenti stridi, le piú crudel biasteme, le maggior esecrazioni, che mai si possono udire al mondo. Perciò la donna è piú che pungente spino, perché, quando oddo che la me dice: — Possi essere amazzato! — Me possa venire di te la mala novella! — Te possi rompere il collo! — Ogni disgrazia te possa seguitare! — Non mai te possi vedere sano! — Sempre possi stentare! — Sempre possi stare nelli affanni! — Sempre possi contrastare con la povertá ! — Non mai possi essere contento! — Possi essere tolto in falo! — Ogni disgrazia ti venga adosso! — Li amici prego Iddio