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102 ii - angoscia doglia e pena

Nifo e Socrate.


Nifo. Che fa con essa?
Socrate. Altrui lega e scioglie.
Nifo. Di che trionfa?
Socrate. Di dolci cor d’amanti.
Nifo. Chi la nutrisce?
Socrate. L’amorose spoglie.


Avendo udito il maestro in che studio la donna consumava il tempo, ed avendo inteso che sommamente studiava in pompa mondana, dimanda al savio Socrate che fa la donna con detta pompa, cioè che frutto piglia da lei o sente: volendo significare che forse con detta pompa consola gli afflitti amanti, o forse risana gli infermi dal grave morbo, forse indrizza i malaviati, forse impara gli ignoranti alcuna vertú, forse denunzia la castitá alle dissolute donne, o forse rivestisse le ignude orfanelle, forse propone di vivere pudicamente, forse gli è mezzo di far professione di povertá per salvar la sua anima... — Non è, non è — rispondeva il vecchio Socrate; — anzi la donna con la sua pompa apparecchia un laccio, una fune o corda, overo annoda la catena per strengere gli afflitti amanti. — Sí che Nifo, come uomo desideroso di saper cosa nuova, dimanda: — Che fa la donna con la sua pompa? forse arricchisse il poverello? Che fa con essa? marita le orfanelle? Che fa con essa? riscatta li schiavi dalle man di mori e turchi? Che fa con essa? digiuna forse e fa penitenzia? Che fa con essa? procura forse il ben publico? Che fa con essa? risana gli infetti? Che facon essa? emenda i propri errori? Che fa con essa? castiga il corpo? Che fa con essa? Che fa con essa? dico: forse veglia stentando per vivere onoratamente? Che fa con essa? diffonde la causa di pupilli ed orfanelli? Che fa con essa? mette pace fra gli inimici? Che fa con essa? sveglia gli